In rari casi, le persone possono soffrire di una condizione medica che comporta un eccesso di calcio nel sangue (ipercalcemia). Si legge nella Revue militaire générale del giugno 1938, a firma del tenente colonnello Lancon: “Da sempre la vittoria è consistita nel cacciare il nemico dalle sue posizioni. Nel giugno 1934 la cavalleria richiese un “automitrailleuse de combat”. Altri sostengono che era un espediente della cavalleria per aggirare il monopolio della fanteria sui carri. Successivamente, chi ha seguito i lavori dell’Aula, chi ha avuto degli spezzoni, sa benissimo che tutti noi abbiamo dovuto passare tutta la giornata di oggi a votare ordini del giorno che avevano avuto l’approvazione del Governo, e su cui, quindi, non era necessario votare; ordini del giorno che ci sono, invece, stati illustrati per un’intera giornata, così decisivi da dover essere rispiegati ai deputati che qui stanno, che hanno a volte anche studiato, quindi, comunque, leggono le carte. Per il trasporto era necessario uno speciale vagone ferroviario con una lenta procedura di sistemazione.
Era afflitto da numerosi difetti: mancanza di radio sostituita da bandierine di segnalazione, velocità modesta, maglia napoli impossibilità di mantenere a lungo il fuoco con i portelli chiusi. Pesantemente protetto, con un motore da 307 CV, aveva un’autonomia di 150 chilometri e una velocità massima di 29 chilometri. Aveva numerosi primati: un costo altissimo, nel 1920 ben 2 milioni di franchi contro i 100.000 del Renault, un equipaggio di ben 12 uomini, una torretta anteriore con tre uomini, una posteriore con una mitragliatrice, altre armi automatiche situate in caccia e in casematte laterali nella parte anteriore, primo carro al mondo con un cannone da 75 mm Mle 97, un sistema di visione a grande campo, una velocità di movimento da 12 chilometri orari a un massimo di 20 negli anni Trenta, un enorme consumo di carburante, scarsa maneggevolezza per la sua lunghezza, un blindaggio in grado di “assorbire” un proiettile da 75 mm, un peso di ben 68 tonnellate, lo stesso del tedesco Panzerkampwagen VI B Königstiger entrato in produzione nel novembre 1943, o del sovietico KV 1. Dotato di un debole apparato meccanico, fu afflitto da un considerevole tasso di avarie. Il peso aumentò di conseguenza a 30 tonnellate con diminuzione dell’autonomia che scendeva a 180 chilometri a bassa velocità.
Caratterizzato da una coda amovibile e dalla torretta girevole, straordinariamente maneggevole nei confronti dei carri contemporanei, pesante 6,5 tonnellate con una velocità di 7,8 km. La produzione cessò nel 1935 col modello D2, meglio protetto, il cui numero, in due serie, arrivò a 100. Con un equipaggio di tre uomini, capocarro addetto anche all’uso del cannone e della mitragliatrice in torretta, pilota che azionava la mitragliatrice in casamatta e radiotelegrafista, aveva un peso di 14 o 20 tonnellate, un cannone da 37, sostituito poi da un 47 AC semiautomatico modello 1935, una mitragliatrice calibro 7,5 in torretta e una seconda arma automatica calibro 7,5 in casamatta. Allorché nel 1933 adottammo un mezzo cingolato leggero (6 tonnellate) armato di una sola mitragliatrice (i modelli successivi ebbero una seconda mitragliatrice o anche un cannone da 25), avevamo continuato a chiamarlo automitragliatrice da ricognizione. Diverse sono le varianti che furono riprodotte di questo emblema, a seconda delle differenti combinazioni di colori. Sono stati perforati come colabrodi in Spagna e inchiodati al suolo. La guerra civile di Spagna ha visto crollare le grandi speranze che erano state fondate su alcuni mezzi”.
Nel British strategical memorandum si basava la pianificazione: “sull’assunto che la guerra durerà per tre anni o più”. Pertanto, il paziente deve essere avvisato che è opportuno che tutti i suoi consanguinei di primo grado dall’età di 40 anni facciano controllare una volta all’anno la pressione oculare. Primo turno della Coppa Aldo Fiorini. Vittorio Pozzo, i calzoncini usati da Gaetano Scirea, oltre che le maglie usate da Paolo Rossi e Marco Tardelli, nella finale della XII Coppa del Mondo disputatasi tra l’Italia e la Germania Ovest nel 1982; la maglia di Alessandro Del Piero usata durante il campionato mondiale del 2006 e una riproduzione della Coppa FIFA conferita nella cerimonia di premiazione, svoltasi dopo la finale tra la Squadra Azzurra e la Francia, celebrata a Berlino il 9 luglio di quell’anno. Per questo viene utilizzata una stampa unica, che i giocatori indossavano anche sulla maglia in questo periodo. Nel campionato regionale di Eccellenza stagione 2001-2002, il Siracusa presenta una maglia azzurra dal richiamo antico, con una accentuata aderenza al corpo, dove alle estremità si notano una striscia bianca e con al centro il marchio dello sponsor tecnico Legea ed al centro lo sponsor ufficiale Helios Hotels, i pantaloncini ed i calzettoni sono bianchi.